Anche il prefetto Valentini all’evento sui risultati dell’iniziativa finanziata dal Pon legalità
Trecento tra ragazze e ragazzi, tra i 6 e i 16 anni, a rischio grave di emarginazione, criminalità e devianza. È la fotografia dei protagonisti, e al tempo stesso destinatari, del progetto PITER – Percorsi di Inclusione innovativa Territoriale ed Empowerment nel Rione Sanità di Napoli – nato per prevenire la dispersione scolastica, diffondere la cultura della legalità e promuovere lo sviluppo delle capacità e dell’autostima nei giovani partecipanti.
I risultati del progetto, finanziato con 3 milioni di euro dal PON Legalità gestito dal ministero dell’Interno, sono stati presentati questo pomeriggio nella basilica napoletana di S. Maria degli Angeli alle Croci, in presenza, tra gli altri, del sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto, del vice presidente della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato Vincenzo Carbone e del prefetto di Napoli Marco Valentini
Testimonianze dirette, anche da parte di operatori del sociale che hanno sostenuto il progetto, hanno raccontato le attività portate avanti per realizzare l’iniziativa, proponendo occasioni di inclusione e rispondendo all’esigenza di offerta didattica, senza dimenticare le famiglie dei ragazzi, alle quali anche è stato offerto supporto.
Tutto questo attraverso una rete fatta di scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, associazioni del terzo settore e soggetti privati, tutti impegnati nel «dare ai ragazzi la possibilità di abbracciare la cultura della legalità e di costruirsi efficaci percorsi di sviluppo personale abbracciando un modello civico competitivo e vincente rispetto a quello criminale», come ha detto il sottosegretario Scalfarotto individuando in questo aspetto «l’elemento qualificante del Progetto PITER».
Sempre sui temi territorio, legalità, sviluppo e lotta alle mafie il sottosegretario si è confrontato in prefettura con il prefetto Valentini prima dell’evento sul progetto, affrontando i problemi principali della città e dell’area metropolitana.
Fonte Sito web Ministero dell’Interno