Ieri la project manager del progetto P.I.T.E.R. Simona Planu è stata tra le relatrici. Con il suo intervento la dottoressa Planu ha voluto porre l’accento sulla vulnerabilità sociale e la povertà educativa causate dalla pandemia, sottolineando la necessità di un’azione istituzionale a garanzia di un sistema di Politiche sociali inclusivo e non elitario. Proprio come quella che il progetto P.I.T.E.R ha intrapreso insieme all’associazione “Un Popolo in Cammino per Genny vive”, finalizzata alla “child protection”, un intervento congiunto di protezione dei minori, rilanciando anche l’appello dell’arcivescovo proprio nella sede di fondazione mediterraneo dove è nata l’importante iniziativa della costituzione degli stati uniti del mondo: una comunità fatta da un esercito di ricercatori ed esperti e non di armi, al servizio dell’uguaglianza sociale. Un sentito ringraziamento a Michele Capasso presidente della Fondazione Mediterraneo per aver organizzato e aver dato risalto all’iniziativa del progetto P.I.T.E.R. “Percorsi di Inclusione Territoriale ed Empowerment” che nel Rione Sanità” di Napoli è nato da un’azione di co-progettazione messa in atto dalla Municipalità III^ del Comune di Napoli e dal Ministero dell’Interno. Fortemente voluto e incentivato dal territorio e dalla Prefettura di Napoli, il progetto di natura prototipale gestito dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. e dal Consorzio “Luna” s.c.s., si prefigge di avviare una modalità di intervento efficace e replicabile allo scopo di prevenire e/o riparare alla fuoriuscita dal sistema scolastico e formativo, incentivando percorsi civici di legalità sul territorio. Il progetto ha, inoltre, l’obiettivo di garantire l’inclusione sociale sostenendo le famiglie del popolare rione Sanità attraverso una rete stabile e coesa di stakeholder attivi sul territorio (istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del terzo settore e altri soggetti privati del Rione Sanità).
(Salvo Cona)