“Il pacifico è colui che ha la spada e sceglie di non sguainarla” con queste parole dette dal maestro Giovanni Casaburi, ha avuto inizio lo stage Una vita degna di essere Vissuta, il giorno 9 novembre, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli alle Croci.
I ragazzi del progetto PITER, hanno avuto l’opportunità di conoscere più da vicino una disciplina che affonda le sue radici nel lontano XIX secolo e che è particolarmente importante in quanto è un addestramento del corpo e della mente, che porta il praticante a comprendere meglio se stesso e il mondo.
Nello specifico il maestro Casaburi ha spiegato che è una disciplina fatta di regole e rispetto per l’avversario e si può iniziare a praticarla già da piccoli. Inoltre è uno sport per tutti, lo si può fare indipendentemente dalla propria bravura, ed è fondamentale poichè insegna l’autocontrollo
Il maestro ha, poi, svolto una dimostrazione in kimono, accompagnato da tre piccoli allievi dell’associazione sportiva da lui fondata ASD Karate And Respect “Team Casaburi” che nasce con l’intento di “praticare e propagandare l’attività sportiva di karate, e, a tal fine, istituire corsi interni di formazione e di addestramento favorire l’attività fisica e l’integrazione di persone disabili fisiche e intellettive, favorire la loro rieducazione attraverso l’attività sportiva; realizzare ogni iniziativa utile alla diffusione e alla pratica dello sport di karate; svolgere attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento della pratica dello sport di karate”.
Si è inoltre mostrato molto disponibile a rispondere a tutte le domande e curiosità dei ragazzi del progetto, in particolare ha spiegato cosa fosse la vigoria, ossia quei vocalizzi che vengono emessi dagli atleti durante le gare, particolarmente importanti perché permettono di ottenere un punteggio extra dal momento che servono ad avere maggiore consapevolezza di sè e a calibrare bene il colpo da sferrare.
La storia professionale del maestro Casaburi è caratterizzata tra l’altro dalla grande attenzione che ha avuto nei confronti delle persone meno fortunate.
Tra i suoi meriti, infatti, vi è quello di essere stato il primo a fare una lezione su una sedia a rotelle fingendo di essere disabile per dimostrare che chiunque può praticare questo sport. La sua palestra è, infatti, aperta a tutti sia disabili che ragazzi che provengono da contesti difficili che non hanno mezzi per pagare l’iscrizione e che possono frequentare i corsi in modo completamente gratuito.
Inoltre il maestro Casaburi ha lavorato a Scampia con i bambini e ragazzi a rischio facendoli appassionare al karate al punto da farli partecipare a tornei internazionali.
Un incontro ricco di emozioni che speriamo possa servire a far avvicinare sempre più bambini a questa importante disciplina.
I bambini del progetto P.I.T.E.R. a lezione di karate dal maestro Giovanni Casaburi