Rione Sanità. Per Dario Falzetta di Pro Natura: “Ambiente e Legalità vanno di pari passo”

NAPOLI – Il suo sogno nel cassetto è stato sempre quello di trasformare il suo amatissimo Rione Sanità, in un quartiere più green. Per questo il buon Dario Falzetta un giorno ha deciso di rimboccarsi le maniche e con grande spirito di volontariato si è messo in moto, riuscendo col tempo a catalizzare l’attenzione e l’interesse di quanti -bambini, ragazzi e adulti- hanno a cuore le sorti di questa porzione di città, dove in tema di ambiente poco è stato fatto e c’è però ancora tanto da fare! Lui non si è mai scoraggiato. Anzi, ha fatto in modo che i suoi concittadini avessero finalmente un’area verde, nel Rione Sanità, dove poter respirare una boccata di ossigeno. E’ stato così che alcuni anni fa, Dario Falzetta -che si pregia di presiedere a Napoli l’associazione ambientalista Pro Natura, seconda in Italia solo a Legambiente- ha pensato bene di creare nella sua Sanità gli orti urbani che fin da subito hanno riscosso consensi tali da coinvolgere ed entusiasmare i residenti i quali, assieme a lui, hanno adottato e si sono presi cura del Giardino, un grande spazio verde abbandonato di circa 2.400 metri quadrati che si trova nel cuore del quartiere. L’area a verde, dopo essere stata ripulita da coloro i quali hanno sposato l’iniziativa, è stata destinata alla coltivazione e diverse porzioni di terreno sono stati assegnati a chi li ha poi trasformati in orti “solidali”, destinando un terzo della produzione alle famiglie bisognose. Sempre nel Giardino (nella foto) si svolgono iniziative a sfondo ecologico e ambientaliste che registrano ogni anno la presenza di giovani del volontariato internazionale che, dal loro Paese di origine, raggiungono Napoli per dare una fattiva mano di aiuto nella cura e nella manutenzione di questa area verde. Lì sono stati piantumati alberi ed erbe aromatiche che oggi permettono a tanti bimbi del Rione Sanità di poter scoprire,  conoscere ed apprezzare per la prima volta gli odori di una natura che altrimenti rischierebbe di essere lontana dalla loro fruizione. Non a caso si svolge la “Giornata dei 5 sensi”. Tramite la realizzazione di orti domestici, aziendali e cittadini –spiega l’impegnato ambientalista napoletano, molto noto nel popolare rione- abbiamo voluto proporre azioni innovative ecosostenibiliNel contempo ci siamo occupati di sensibilizzare in particolar modo i giovani, sulla necessità di recuperare le aree degradate della Sanità, tramandando i valori del rispetto dell’ambiente”. Dario non è però solo in questa avventura e ci tiene a sottolinearlo: “Insieme a me -afferma con soddisfazione- ci sono una decina di persone che mi affiancano -tra cui architetti, casalinghe, disoccupati e altri ancora- con i quali ho creato una sana e proficua sinergia”.  E che l’intraprendente Falzetta non lesini sforzi e impegno per una rinascita del Rione Sanità è noto a tutti ed è dimostrato dal suo amore per l’ambiente, senza però trascurare l’ecologia, diffondendo la cultura del riciclo e del riutilizzo dei materiali di scarto che tornano a nuova vita, anche nelle sue mani, come già accade costruendo piccoli e caratteristici presepi che una volta venduti permettono di devolvere i soldi ricavati a quei napoletani bisognosi che vivono nel quartiere. Una passione, questa del riciclo, che ha portato Dario Falzetta ad essere anche il presidente della Cooperativa Sociale “Cartesio”, nata nel 2014 dietro suggerimento di COMIECO e specializzata nella raccolta del cartone all’interno del Rione Sanità, insieme alla Cooperativa “Ambiente Solidale”. Noi –sottolinea Dario- eravamo tutti abitanti del rione. E con il personale, formato da cinque lavoratori con contratto part time (ad oggi disoccupati), offrivamo un servizio serio, pulito e ottimale per la riqualificazione del quartiere, riuscendo a raccogliere ben 2,3 tonnellate di cartone al giorno. Avevamo perfino il sogno di fare la raccolta del cartone “casa-casa”… Ma poi, per vari motivi, questo progetto non siamo riusciti più a portarlo avanti… Peccato! Ma non mi arrendo! Perché non finirò mai di spendermi soprattutto per i bambini e i ragazzi del Rione Sanità che meritano un futuro migliore, dove ambiente e legalità vanno di pari passo, indispensabili per una crescita sana e foriera di buone cose”. Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Sogno un Rione Sanità dove ci siano più spazi verdi e dove i ragazzini possano non solo crescere senza pericoli e paure, ma anche giocare, divertirsi, socializzare e, cosa più importante, realizzare i propri sogni, senza se e senza maIo ho sempre pensato e detto che gli ‘ultimi’ possono e devono avere voce in capitolo sulle sorti del nostro amato Rione Sanità nel quale però, mi dispiace dirlo… ma e’ cosi’, gli ultimi non vengono ascoltati. E sostengo ciò con grande rammarico e un pizzico di rabbia, perchè io so bene che tra i giovani del rione scorrono fiumi di idee che purtroppo non hanno seguito per svariati motivi”. Quali? Per esempio la mancanza di mezzi o la mancanza di coraggio. Insomma, molto spesso i nostri giovani non sanno neanche come iniziare un progetto, un’attività o una sfida. E a ciò si aggiunge che non hanno le giuste occasioni per potersi esprimere. Non vogliamo che i nostri giovani abbiano uno stile di vita sbagliato e addirittura al limite della legalità, perché non è bello e non è giusto”. E allora cosa state facendo? Non a caso abbiamo messo in campo il progetto PITER, quale nuovo e provvidenziale strumento, che ci permetterà di essere accanto ai bambini e agli adolescenti del Rione Sanità a cui offrire la possibilità di una crescita sociale sana e piena di speranza. E ciò grazie all’impegno e al lavoro di volenterosi e pazienti operatori ed esperti educatori il cui compito, tra le altre cose, è quello di riaffermare le regole del buon senso, fatte di buone abitudini e di buoni propositi, come accostarsi meglio al mondo della scuola, lontani dalla strada e dalla devianza. Perché il progetto Piter offre tante nuove e buone proposte educative e sociali ai piccoli napoletani del Rione Sanità e alle loro famiglie, allo scopo di migliorare la qualità e lo stile di vita, in questo antico rione della città di Napoli che merita il giusto riscatto e dove si deve solo ‘fare’, abbattendo e superando le barriere della diffidenza, dell’arroganza e della prepotenza”.    Salvo Cona ___ Questo è quanto si legge nel sommario e nell’articolo del 21 marzo 2020, pubblicato da ilsolidale.it  (fonte notizia) —> https://www.ilsolidale.it/post.php?a=4595