Alla scoperta dei “tesori” della Sanità con i bambini del progetto P.I.T.E.R.

In questo breve documentario realizzato dai minori del progetto P.I.T.E.R., abbiamo ripercorso le strade di uno dei luoghi simbolo dell’anima della città di Napoli, che è senza dubbio il rione Sanità, uno dei quartieri più complessi e affascinanti, che abbiamo rivisitato attraverso gli occhi e le voci dei nostri ragazzi.
Un piccolo viaggio che parte dalla più antica porta di Napoli, collocata di fronte piazza Cavour; è la porta di San Gennaro, il cui nome deriva dal fatto che da qui partiva anche l’unica strada che portava alle catacombe dell’omonimo santo.
Proprio di fronte alla Porta, dall’altro lato della via Foria, si può giungere nel Rione Sanità entrando nell’antico “Borgo” dei Vergini, luogo che con il tipico mercato all’aperto, è una delle zone più animate del Rione Sanità ed uno dei luoghi più caratteristici di Napoli.
Qui le tradizioni napoletane si fondono con la multiculturalità propria delle metropoli contemporanee, ed è proprio lungo il tratto iniziale del borgo dei Vergini che troviamo l’istallazione luminosa che fa riferimento alla poesia di Totò “Core analfabeta”.
Di cui l’autore afferma:
«La forza evidenziata in questi versi nutre una valenza prettamente pedagogica e per questo motivo vorrei che fosse dedicata a tutti i bambini del Rione Sanità e di Napoli. Parole come Scuola, Imparare, Scrivere, Leggere e Amore, sono intrinseche di significato ed essendo luminose illumineranno i pensieri donando riflessioni e amore. Totò torna simbolicamente nei luoghi della sua infanzia facendo esaltare una grande verità come la consapevolezza e il necessario bisogno di tornare a fare ricerca dentro di noi».

Tra le tante storie e credenze popolari legate al quartiere della sanità i nostri ragazzi ci raccontano alcune tra le più famose: dalla leggenda del soprannome di Totò “O munaciello” , all’origine e alla storia dei nomi dei nostri quartieri.

Così lungo la stessa via troviamo la chiesa di Santa Maria dei Vergini:  chiesa monumentale, come molti luoghi della città partenopea, soggetto di numerose leggende popolari. La più famosa riguarda “il Cristo Bruciato”, che Antonio ci racconterà in maniera più dettagliata all’interno del nostro documentario.

E ancora insieme ad Emilia e Francesco approfondiremo l’etimologia del Palazzo dello spagnolo, la cui scalinata iconica è stata protagonista di grandi film di Edoardo de Filippo e Luciano De Crescenzo, di seguito ci parleranno del Vico Lammatari, delle sue origini e della sua storia, dove troviamo una delle cioccolaterie più famose di Napoli.

Successivamente il nostro giovane LeoLuca ci mostrerà alcune immagini della basilica di Santa Maria della sanità, situata in una delle piazze più maestose del quartiere.

Il nostro viaggio si conclude poi con la storia del Ponte della sanità, e dei famosissimi murales della zona:
“Resis-Tiamo” sulla basilica di San Pietro, e quello dedicato a Totò e Peppino, esposto dalla nostra Rosanna.

Cosi con questo piccolo racconto da parte dei nostri meravigliosi ragazzi abbiamo potuto ammirare ed approfondire solo alcune delle grandi bellezze che ci circondano nella nostra quotidianità.
Noi ci siamo divertiti, non ci resta che augurarvi buona visione è così come afferma Piero Angela speriamo di aver illuminato il nostro quartiere della luce che merita, perché nonostante le sue ombre, che vanno sicuramente individuate e combattute, Napoli è sopratutto luce, la stessa luce che ritroviamo negli occhi dei ragazzi del progetto Piter.

Per il video-documentario: “I tesori della sanità” ringraziamo la partecipazione dei nostri piccoli ciceroni:
Antonio de Rosa, Ferrigno Rosanna, Greco Emili, Greco Francesco, Improta Emmanuele, Leo Luca Orlando che insieme agli educatori di riferimento hanno saputo dar voce al Rione Sanità.
Grazie!